Il dialetto, questo sconosciuto!
E’ normale, per chi è abituato a parlare costantemente e frequentemente in dialetto, fare qualche scivolone quando, in situazioni nelle quali si vuol far vedere di essere istruiti (‘strutti), ci si imbatte nell’italiano e si parla “n’pizzo“!
Di seguito alcuni di questi esempi in dialetto alatrense, raccolti dal web ma tramandati oralmente.
…Quasi non si comprende il limite fra leggenda e realtà!
Ad ognuno il suo parere!
Nel leggerli, se vi scappa un sorriso, non vi nascondete… è comunque vita!
- Mi presti l’appezzuta matite che mi si è spezzato il lapis?
- Mamma, taglialo tu il pane che a me mi viene troppo peleputo.
- Mia madre mi commatte se non mi lavo il musso.
- Mi presti il runcio che devo appezzotare una pertica?
- Mia madre, agli ort’, pianta i broccoli con il pezzuco.
- Per reggere il taglio che spennica, ci vuole un passone.
- Ieri notte non sono riuscito a dormire, perché c’erano molti rigli che cantavano.
- Ohi che paura, mi si è trettecato tutto il fritto.
- Andavi cosi veloce con la macchina che per scanzarmi son dovuto salire sul mitone.
- Ti sei rewotrato nel ciafruglio di quella pescola.
- Mi serve uno scummareglio d’acqua per immassare l’ingesso.
- Zia! Attenta quando mangi la pera che ti possono andare le indovine per traverso! E poi ricordati ci devi levare il pernuccio.
- Mentre mungevo la vacca il ienco mi ha dato una calcio alle inocchia.
- I ladri ho entrati a pecorammè e usciti a cap’ de cui.
Breve legenda:
1) temperino; 2) erto; 3) litiga-viso; 4) roncola-….ramo; 5) …..; 6) che sporge-palo di legno; 7) grilli; 8) Tremare – fegato; 9) macera; 10) rigirato nella pozza d’acqua; 11) mestolo; 12) semi-picciolo; 13) giovenco – ginocchia; 14) gattoni – gattonare all’indietro.
Io adoro il mio dialetto…..SONO DEL PARERE CHE DEVONO ESSERE RISPETTATI CHI PARLA IN DIALETTO NN DISCRIMINATO….COME DICO SEMPRE” IO PARLO COM MAGNI “
Le parole dialettali spesso esplicano e chiariscono meglio i concetti che si vogliono esprimere…